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"Da molti anni ormai mi sono convinto che gli angeli esistono. Questa convinzione non viene da un'impostazione teologica, ma si è andata formando in me lentamente, dal basso, per così dire, osservando la vita e gli esseri umani. Ignoravo che sugli angeli esistesse una letteratura sterminata, religiosa e filosofica, anche contemporanea. Sono rimasto colpito quando ho visto che "The Economist" del 20 dicembre 2008 pubblica un articolo di ben tre fitte pagine intitolato: "Angels", con sottotitolo: "Angels are notable for their trespassing into the modern world." (...) La riflessione sull'esistenza degli angeli nasce dalla mera osservazione di quante persone cattive, corrotte, amorali, distruttrici, incapaci e idiote mi capita di incontrare ogni giorno, e dalla connessa, spontanea domanda: ma come è possibile che nonostante tanto male, il mondo vada avanti e, talora, anche abbastanza bene? C'era però ancora un punto importante che dovevo sistemare. Per la tradizione cristiana, ebraica e musulmana, gli angeli sono creature invisibili, immortali, di natura spirituale e non corporale. Invece gli angeli che io vedevo erano uomini e donne in carne e ossa, concrete, ordinarie, anche se in essi si notava qualcos'altro di non visibile. La conferma alle mie idee l'ho poi trovata. Dunque la via è aperta." Marco Vitale